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Le giornate di studio si svolgono in Via Porta di Massa 1, nell'Aula ex-cataloghi lignei.
Le relazione possono essere seguite online tramite BigBlueButton.
È disponibile qui - un pad collaborativo (note multilingue e link importanti).

  • Programma
    Argomento / Relatore
  • [SESSIONE I] Paleografia, HTR e ricostruzione virtuale
  • 09.30 - 09.45
    Benvenuti
  • 09.45 - 10.00
    Discorso di apertura
    Giulio Massimilla, Michael Sinatra, Serena Cannavale, Marcello Vitali-Rosati, Mathilde Verstraete
  • Presidente
    Gennaro Ferrante
  • 10.00 - 10.30
    in inglese
    Un decennio del progetto Antologia greca – risultati, successi e sfide
    Marcello Vitali-Rosati, Mathilde Verstraete (CRCEN – UdeM)
    Biografia Marcello Vitali-Rosati è professore presso il Dipartimento di Letteratura francese dell’Università di Montréal e direttore della Canada Research Chair on Digital Textualities. Sviluppa una riflessione filosofica sulle questioni sollevate dalle tecnologie digitali. Si interessa in particolare del concetto di virtuale, del tema dell’identità digitale, delle nozioni di paternità e autorità, delle forme di produzione, legittimazione e circolazione del sapere nell’era del web e della teoria dell’editorializzazione, di cui è uno dei più attivi contributori. Autore di numerosi articoli e monografie, è anche caporedattore della rivista scientifica Sens public e co-direttore della collezione Parcours Numériques presso le Presses de l’Université de Montréal. In qualità di direttore della Chair on Digital Textualities, dirige diversi progetti nel campo delle scienze umane digitali, in particolare nel campo dell’editoria accademica. Tra questi, si ricordano lo sviluppo di piattaforme per la pubblicazione di riviste scientifiche e monografie arricchite, di software per l’edizione di articoli scientifici e di una piattaforma collaborativa per l’edizione del Codex Palatinus 23.
    Mathilde Verstraete è dottoranda in Digital Humanities presso l’Università di Montreal. Dopo aver conseguito una laurea magistrale in lingue e letterature classiche presso l’Université Catholique de Louvain (Belgio), ha integrato la Canada Research Chair on Digital Textualities in qualità di coordinatrice dell’edizione digitale collaborativa dell’Antologia greca. Sotto la supervisione di Marcello Vitali-Rosati ed Elsa Bouchard, svolge la sua ricerca dottorale sulle edizioni critiche digitali e sugli strumenti utilizzati per produrle.
    Abstract Dal 2014, la Canada Research Chair on Digital Textualities coordina il progetto di edizione digitale collaborativa dell’Antologia greca. Nell’arco di un decennio, il progetto si è sviluppato su tre diverse piattaforme, ha riunito numerosi ricercatori provenienti da un’ampia gamma di discipline e in diverse fasi della loro carriera e ha generato nuovi percorsi di ricerca, sfruttando le molteplici sfaccettature di questo corpus secolare. Ci proponiamo di fare un bilancio di questo progetto, in termini di successi, scoperte e sviluppi, nonché delle sfide che ancora ci attendono.
  • 10h30 - 11h00
    in inglese
    L’allineamento testo-immagine come caratteristica delle edizioni digitali
    Gustavo Fernandez (Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg. University Library)
    Biografia Gustavo Fernández Riva è ricercatore associato in Digital Humanities presso la Biblioteca Universitaria di Heidelberg (Germania) e si occupa principalmente di sviluppo tecnico e concettuale nel campo del Digital Editing. Ha conseguito un dottorato di ricerca in letteratura comparata presso l’Università di Buenos Aires nel 2018. I suoi principali interessi di ricerca sono le pratiche scritte e letterarie nelle società non tipografiche. I suoi attuali progetti di ricerca includono l’utilizzo dell’analisi di reti per lo studio della trasmissione manoscritta condivisa di testi medievali e la creazione di un dataset aperto e collaborativo di stemmata filologici.
    Abstract L’analisi del layout è il processo computazionale con cui vengono identificate e categorizzate le diverse regioni di un’immagine scansionata. È una fase importante di qualsiasi flusso di lavoro per il riconoscimento di testi manoscritti. A seconda del tipo di documento, le zone di interesse possono variare (possono ad esempio essere colonne o righe). In questa presentazione mostrerò come l’analisi del layout possa essere utilizzata per creare allineamenti testo-immagine in edizioni digitali di fonti manoscritte. L’allineamento mette in relazione il testo digitale dattiloscritto, che per la maggior parte mantiene le convenzioni di impaginazione dell’epoca della stampa meccanica, con la superficie diversa e ricca delle fonti manoscritte. In qualità di esempio, presenterò gli attuali sviluppi provenienti dall’Università di Heidelberg, illustrati in particolare nella rivista scientifica Pylon: Editions and Studies of Ancient Texts. Sosterrò che l’allineamento testo-immagine è uno strumento utile non solo per l’edizione di documenti antichi e di difficile lettura, ma anche nel caso di qualsiasi documento dal layout complesso.
  • 11.00 - 11.30
    in francese
    Decifrare il greco antico: nuove prospettive di riconoscimento della scrittura manoscritta attraverso l'Antologia Palatina
    Maxime Guénette (Università di Montréal, dottorando)
    Biografia Maxime Guénette è dottorando in storia presso l’Università di Montreal. La sua ricerca si incentra sulla religione nell’Impero romano, sulla sacralità dello spazio e sulla globalizzazione antica. Dal 2020 è editore della piattaforma Anthologia Graeca e si occupa di integrare nella piattaforma traduzioni in inglese e francese di epigrammi, parole chiave che identificano figure e luoghi storici e commenti filologici. Recentemente è stato coinvolto nel progetto IAL (Literary Artificial Intelligence) per identificare le variazioni letterarie presenti nel corpus di epigrammi dell'Antologia greca. Nell’ambito di uno stage presso la Canada Research Chair on Digital Textualities nel trimestre estivo 2023, ha esplorato l’applicazione dell’HTR (Handwritten Text Recognition) al Codex Palatinus graecus 23 utilizzando la piattaforma eScriptorium. Lo stage ha permesso lo sviluppo di modelli in grado di riconoscere il greco antico all’interno di manoscritti medievali come l'Antologia Palatina.
    Abstract Alla luce dei progressi tecnologici degli ultimi anni, l’interesse per il riconoscimento della scrittura manoscritta (HTR, Handwritten Text Recognition) è in costante crescita nel mondo accademico. Si tratta di una tecnologia particolarmente promettente: grazie all’addestramento di modelli in grado di riconoscere la scrittura manoscritta nei documenti storici, possiamo accedere più facilmente al nostro passato. Nel corso della presentazione, osserveremo come questa tecnologia derivata dall’intelligenza artificiale e dall’apprendimento profondo viene applicata al greco antico. A partire dal caso studio del Codex Palatinus graecus 23 (il manoscritto principale fornito dall'Antologia Palatina), presenteremo la metodologia necessaria per addestrare un modello HTR in grado di riconoscere il greco antico, le difficoltà intrinseche a questa lingua e alle lingue non latine e le possibili soluzioni esplorate nell’ambito del progetto di edizione digitale dell'Antologia greca.
  • 11.30 - 12.00
    Na' tazzulella e' cafè
  • Presidenti
    Andrea Zappulli & Sabrina Iorio
  • 12.00 - 12.30
    in inglese
    Trascrizioni più FAIR: HTR-United e la possibilità di un dataset comune per i dati di addestramento.
    Alix Chagué (ALMAnaCH, Inria & Université de Montréal & EPHE-Université PSL, dottoranda)
    Biografia Alix Chagué è dottoranda in Digital Humanities, fa parte dell’equipe ALMAnaCH presso Inria Paris, del CRIHN presso l’Università di Montreal ed è iscritta all’Università di Montreal e all’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi. Sotto la supervisione di Laurent Romary, Emmanuel Chateau-Dutier e Michael Sinatra, lavora sull’appropriazione degli strumenti di trascrizione automatica (HTR) da parte della comunità delle digital humanities e delle istituzioni culturali. La sua ricerca si concentra in particolare sull’impatto della composizione dei corpora di addestramento sui modelli di trascrizione. Ha partecipato in precedenza a diversi progetti di HTR in qualità di ingegnere di ricerca e sviluppo. Tra gli altri progetti si annoverano LECTAUREP (Archives nationales), TIME US (ANR) e DAHN.
    Abstract Il riconoscimento automatico di testo (compresi l’HTR e l’OCR) offre l’opportunità di lavorare più rapidamente con i documenti manoscritti. Tuttavia, la creazione e l’accesso ai modelli di trascrizione rimane una sfida. È dunque importante poter contare su dati creati da terzi. HTR-United propone una soluzione fornendo un catalogo che raccoglie descrizioni e reindirizza verso set di dati pubblici di alta qualità. Dopo una presentazione delle problematiche legate alla pubblicazione dei dati di addestramento per l’HTR, presenteremo l’ecosistema HTR-United e il suo schema di descrizione.
  • 12.30 - 13.00
    in italiano
    Ricostruire (e de-costruire) per leggere: il ruolo della tecnologia nell’edizione dei rotoli papiracei ercolanesi
    Federica Nicolardi (Università degli Studi di Napoli Federico II)
    Biografia Federica Nicolardi è Ricercatrice di Papirologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Si occupa principalmente di papiri ercolanesi, dedicandosi alla realizzazione di nuove edizioni critiche, ma anche all’analisi di aspetti materiali e alla ricostruzione virtuale. Nel 2018 ha pubblicato la prima edizione completa dei papiri del I libro De rhetorica di Filodemo di Gadara. Ha appena avviato un progetto finanziato dalla Fondazione Fritz Thyssen (RECREATE – REConstructing papyrus scrolls and REcovering Ancient TExts with the aid of a new digital tool) finalizzato allo sviluppo di un software per la ricostruzione virtuale di rotoli di papiro. Dal 2023 è membro del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi ‘Marcello Gigante’. Collabora con il progetto dell’Università del Kentucky ‘Digital Restoration of Herculaneum Papyri’ (responsabile scientifico: Brent Seales) coordinando le attività di imaging spettrale e fotogrammetria svolte presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi (Biblioteca Nazionale di Napoli). Fa parte del team papirologico della Vesuvius Challenge, una competizione internazionale per la lettura dei papiri ercolanesi non svolti grazie all’uso di tecniche di machine learning e computer vision.
    Abstract Lavorare all’edizione di testi papiracei comporta spesso la necessità di affrontare il problema della frammentazione. In particolare, lo studio di volumina oggi conservati in più pezzi richiede di passare attraverso una ricomposizione basata su criteri il più possibile certi e verificabili, che oggi trova supporto in nuovi strumenti digitali. I recenti risultati nell’ambito dello svolgimento virtuale e della lettura di rotoli carbonizzati chiusi, invece, suggeriscono un brusco cambio di prospettiva: è proprio la compattezza del volumen intero, mai toccato dai tentativi di apertura, a porsi come un ostacolo alla sua lettura. Questa condizione richiede ciò che potremmo chiamare ‘frammentazione digitale’, che assume un ruolo chiave nell’articolato procedimento che porta alla lettura del testo. L’intervento si concluderà con alcune riflessioni sulle prospettive e i problemi di un’edizione di un testo svolto virtualmente.
  • 13.00 - 13.30
    in inglese
    Allineare testi greci e latini a traduzioni francesi utilizzando modelli linguistici di grandi dimensioni: un esperimento su testi filosofici classici
    Marianne Reboul (École Normale Supérieure de Lyon, Institut d’histoire des représentations et des idées dans la modernité)
    Biografia Marianne Reboul è docente di Digital Humanities presso l’École Normale Supérieure di Lione, specializzata in Digital Humanities e Classici, più precisamente in digital classics. Lavora in particolare sull’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale alle lingue antiche.
    Abstract Allineare i testi originali e le loro traduzioni in diverse lingue è fondamentale per capire come i testi antichi siano diventati materia essenziale per il nostro patrimonio culturale. I recenti sviluppi nei modelli linguistici massivi ci permettono di comprendere l’evoluzione del modo in cui i testi antichi sono stati compresi fino ai giorni nostri. È ora possibile, con una quantità minima di dati di addestramento paralleli, calcolare in contemporanea equivalenze semantiche tra diverse lingue moderne. Ma è anche possibile affinare questi modelli già esistenti per le lingue antiche. In questo intervento vedremo come tali modelli multilingue perfezionati possano essere applicati alle lingue antiche per costruire metriche di somiglianza e favorire un migliore allineamento tra un testo di partenza e la sua traduzione. Come caso d’uso, allineeremo testi filosofici classici in latino e greco a traduzioni moderne in francese risalenti a un arco temporale che va dal XVIII secolo al XX secolo.
  • 13.30 – 15.30
    Pausa pranzo
  • [Workshop I]
  • 15.30 – 17.30
    in inglese
    Portare il proprio computer
    registrazione richiesta
    Workshop - eScriptorium
    Alix Chagué (ALMAnaCH, Inria & Université de Montréal & EPHE-Université PSL)
    Abstract eScriptorium è un’applicazione web open source che semplifica l’utilizzo della trascrizione automatica (HTR/OCR) su documenti di vario tipo. Questo workshop presenterà le caratteristiche principali dell’applicazione e i passi essenziali per condurre una campagna di trascrizione utilizzando eScriptorium.
  • Programma
    Argomento / Relatore
  • [SESSIONE II] Filologia collaborativa
  • 09.45 - 10.00
    Benvenuti
  • Presidente
    Arturo De Vivo
  • 10.00 - 10.30
    in italiano
    Filologia latina e organizzazione collaborativa. La nuova piattaforma di MQDQ Galaxy
    Paolo Mastandrea (Università Ca' Foscari Venezia)
    Biografia Paolo Mastandrea è professore di latino all’Università Ca' Foscari di Venezia dal 1995. Si interessa di lingua poetica latina, dalle origini ennesi ai versificatori italiani dell’Ottocento e del Novecento; di storiografia tardoantica; di tradizione dei testi classici, con particolare attenzione ai mutamenti culturali prodotti dal passaggio tra antichità e Medioevo. Ha organizzato repertori di opere letterarie in forma digitale, la maggior parte dei quali sono accessibili online. È condirettore delle riviste Lexis. Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica e Studi Petrarcheschi.
    Abstract L’obiettivo di questo intervento è di illustrare l’iniziativa – nata nel 2018 – della nuovo piattaforma MQDQ Galaxy, con lo scopo di assicurare un futuro ai corpora Musisque Deoque e Poeti d’Italia e alla suite di strumenti metrici Pedecerto, conservando l’esistente, ma anche incrementandolo e sviluppandolo. Le principali aree di intervento sono due.
    (1) Definizione di un modello organizzativo centrato su XML/TEI come formato di archiviazione e intersacambio e la messa a punto di un’infrastruttura tecnologica in grado di renderlo efficacemente e agevolmente operativo;
    (2) Creazione di una piattaforma web che permettesse di allargare la platea dei collaboratori, fornendo tutti gli strumenti necessari per preparare in autonomia nuovi testi critici e apparati : documentazione, utilità di conversione dei formati, interfaccia visuale per il facile inserimento dei dati di apparato, archivio dei manoscritti.
  • 10.30 - 11.00
    in italiano
    Canoni e cataloghi collaborativi per una filologia sostenibile in ambiente digitale
    Monica Berti (Università di Lipsia)
    Biografia Monica Berti lavora all’Università di Lipsia dove insegna e svolge ricerca nel campo delle digital humanities applicate alla storia antica e alla filologia classica. Collabora da molti anni con il Perseus Project e ha diretto diversi progetti riguardanti la tradizione indiretta delle fonti greche e latine con particolare riguardo alla letteratura frammentaria. In ambito didattico, ha fondato il consorzio internazionale Sunoikisis Digital Classics per l’insegnamento delle tecnologie digitali applicate al mondo antico in collaborazione con il Center for Hellenic Studies della Harvard University e l’Institute of Classical Studies di Londra.
    Abstract L’obiettivo di questo intervento è la presentazione di progetti collaborativi per la creazione di cataloghi di autori antichi derivanti dall’estrazione e dall’annotazione delle citazioni bibliografiche nel corpus della letteratura greca antica. Le riflessioni toccheranno sia questioni epistemologiche inerenti al linguaggio antico della citazione bibliografica, sia questioni pratiche derivanti dall’uso delle tecnologie digitali impiegate per l’individuazione e l’estrazione di questo tipo di linguaggio dal patrimonio testuale greco antico. Particolare risalto verrà dato all’aspetto collaborativo della pratica filologica ed esegetica, il quale, pur essendo oggi rivitalizzato dalla necessaria interdisciplinarietà dei progetti digitali, non costituisce una novità assoluta e trova riscontri nel mondo antico.
  • 11.00 - 11.30
    in italiano
    Edizioni digitali e poesia epigrafica: riflessioni a partire dal progetto ‘Epigraphic Poetry in Ancient Campania’
    Serena Cannavale (Università degli Studi di Napoli Federico II) & Cristina Pepe (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli)
    Biografia Serena Cannavale è professoressa associata di Filologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, dove insegna Filologia classica, Storia della filologia e della tradizione classica e Informatica delle lingue e delle Letterature classiche a studenti di Corsi di studio triennali, magistrali e di Dottorato. I suoi interessi di ricerca riguardano gli epigrammi ellenistici, con particolare attenzione a Callimaco, la poesia epigrafica greca, la cultura letteraria della Campania antica e la storia degli studi classici.
    Cristina Pepe è Professoressa Associata di Filologia Classica all’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. I suoi interessi di ricerca vertono soprattutto sulla retorica greca e romana e la sua ricezione in età moderna e contemporanea, l’epigramma di tradizione letteraria ed epigrafica, la storia della filologia classica e il rapporto tra studi classici e gender studies. È responsabile scientifico del progetto ‘Epigraphic Poetry in ancient Campania’ e collabora ad altri progetti di ricerca nazionali e internazionali. È inoltre Associate Editor della rivista Rhetorica. A Journal of the History of Rhetoric e socia corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia.
    Abstract L’intervento intendere riflettere sulle potenzialità della ‘filologia collaborativa’ a partire dall’esperienza avviata con il progetto ‘Epigraphic Poetry in ancient Campania’. Il progetto propone il primo studio complessivo delle iscrizioni metriche greche, latine e bilingui greco-latine provenienti dall’area della Campania antica, un corpus di circa 200 epigrafi, databili tra il III a.C. e il V d.C. Obiettivo del progetto, attraverso la collaborazione tra studiosi di filologia, letteratura, epigrafia, archeologia e storia del diritto e il dialogo con progetti già avviati nell’ambito della Digital Epigraphy (in primis EDR) che accolgono anche iscrizioni metriche, è quello di fornire una nuova edizione digitale – resa accessibile attraverso una piattaforma open-access – corredata di informazioni di natura materiale (supporto, paleografia, contesto di rinvenimento, etc.), linguistica, metrica, storico-giuridica. Solo in anni recenti è stata riconosciuta la necessità di adottare, nello studio dei carmina epigraphica, un approccio integrato che, riconoscendo l’indissolubile legame tra testo iscritto e supporto, tra documento e monumento, consideri in maniera unitaria gli aspetti filologico-letterari e quelli di carattere storico-archeologico. L’intervento, a partire da alcuni esempi concreti, richiamerà l’attenzione sui progressi critico-esegetici che possono giungere da un simile approccio.
  • 11.30 - 12.00
    Na' tazzulella e' cafè
  • Presidente
    Lorenzo Miletti
  • 12.00 - 12.30
    in italiano
    Collaborare e condividere. Sfide e opportunità dell’edizione digitale di alcuni epigrammi dell’Anthologia
    Marta Legnini (Università degli Studi di Parma, dottoranda)
    Biografia Marta Legnini è dottoranda all’Università di Parma sotto la supervisione di Massimo Magnani e Lucia Floridi. Dopo la laurea magistrale in Lettere Classiche nella stessa sede, dal 2021 collabora con il progetto Erasmus+ ENCODE, dedicato alla diffusione delle competenze digitali nello studio delle culture scrittorie antiche. La sua ricerca dottorale riguarda i Poeti lirici nella Corona di Meleagro. Altri suoi interessi di ricerca sono la pseudoepigrafia e la tradizione indiretta dell’epigramma.
    Abstract Il presente contributo illustra l’integrazione della piattaforma Anthologia graeca (attraverso l’aggiunta di traduzioni, commenti e note bibliografiche) nell’ambito di uno studio filologico sugli epigrammi ‘anacreontei’ dell’Antologia Palatina. Si porrà l’accento sulle scelte operate nel passaggio dall’edizione cartacea a quella digitale e sulle opportunità scientifiche e divulgative offerte da un progetto di “filologia collaborativa” basato su contributi specialistici.
  • 12.30 - 13.00
    in francese
    Sviluppare il pensiero critico nelle lezioni di storia e letteratura antica a scuola con l’uso di edizioni collaborative: il caso dell'Antologia greca
    Émile Caron (Università di Montréal, dottorando)
    Biografia Émile Caron ha ottenuto una laurea magistrale in Studi classici e un certificato di specializzazione in Digital Humanities presso l’Università di Montreal ed è attualmente è dottorando in Scienze dell’educazione presso il Dipartimento di Didattica della stessa università. La sua ricerca si concentra sullo sviluppo del pensiero critico nello studio delle civiltà antiche attraverso la lettura delle fonti antiche e sull’adattamento dei documenti antichi attraverso lo studio dei curricula. Émile si interessa anche al ruolo ricoperto dalla cultura classica in Québec e in Canada attraverso un approccio comparativo con i sistemi scolastici europei (Italia, Francia, Germania, etc.). È studente ricercatore presso il Laboratoire de Recherche en Didactique de l’Histoire della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Montreal. In questo contesto, la sua ricerca è supervisionata dal Prof. Marc-André Éthier.
    Abstract Negli ultimi anni, sia in Nord America che in Europa, l’uso del pensiero critico è diventato un obiettivo sempre più valorizzato nei programmi di storia e letteratura. Il settore dell’educazione ha messo in campo un gran numero di risorse – spesso senza alcun risultato – volte all’accompagnamento degli insegnanti. La nostra presentazione si propone di delineare i vantaggi pedagogici e didattici legati all’utilizzo di edizioni collaborative nelle classi di storia e letteratura, a partire dall’esempio dell'Antologia greca. L’integrazione di edizioni collaborative nei programmi scolastici permetterebbe agli studenti di partecipare attivamente alla creazione di risorse educative e collaborative. Inoltre, vogliamo dimostrare che coinvolgere gli studenti nella creazione di edizioni collaborative li impegna in un processo di ricerca e analisi che rafforza le loro capacità di pensiero critico. Invitando gli studenti alla valutazione delle interpretazioni, l’edizione collaborativa può essere un potente strumento per sviluppare una serie di competenze sempre più valorizzate nei programmi scolastici.
  • 13.00 - 13.30
    in italiano
    Lo studio del greco antico nei licei italiani tra il rigore degli “apocalittici” e la spinta innovativa degli “integrati”: una entusiasmante Fucina di Filologia sull'Antologia palatina
    Annalisa Divincenzo (Liceo classico Luca De Samuele Cagnazzi, Altamura)
    Biografia Annalisa Divincenzo, dottore di ricerca in Filologia greca e latina, insegna dal 2005 materie classiche presso il Liceo Classico Luca de Samuele Cagnazzi di Altamura. Dopo una specializzazione in sviluppo di software per la didattica, i suoi metodi di insegnamento sono motivati dall’inserimento di strumenti digitali in classe. Da diversi anni, il progetto dell’edizione digitale e collaborativa dell’Antologia greca (CRCEN) beneficia di importanti contributi grazie al coinvolgimento dei suoi studenti nel processo di editing sulla piattaforma del progetto.
    Abstract A breve
  • 13.30 - 15.30
    Pausa pranzo
  • [Workshop II]
  • 15.30 - 17.30
    in inglese
    Portare il proprio computer
    registrazione richiesta
    Workshop – Edizione digitale e collaborativa dell'Antologia greca
    Cattedra di ricerca del Canada sulle scrittura digitale (Università di Montréal)
  • Programma
    Argomento / Relatore
  • [SESSIONE III] Epistemologia del testo: edizioni critiche di testi classici
  • 09.15 - 09.30
    Benvenuti
  • Presidente
    Giulio Massimilla
  • 09.30 - 10.00
    in inglese
    Problemi ecdotici di testi ‘intricati’ : il caso di P. Oxy. IV 659 (Pindaro, Partenii) e 662 (Antologia di epigrammi)
    Giambattista D’Alessio (Università degli Studi di Napoli Federico II)
    Biografia Giovan Battista D’Alessio, dopo una formazione alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha trascorso 3 anni come primo Research Fellow di Arnaldo Momigliano all’University College di Londra. Successivamente è stato docente e professore associato di Letteratura greca all’Università di Messina (fino al 2007) e professore di Lingua e letteratura greca al King’s College di Londra (2007-2014). È attualmente professore di Filologia classica presso l’Università di Napoli “Federico II”. Durante questi periodi ha insegnato regolarmente e intensamente su varie materie classiche e ha supervisionato diversi studenti universitari di primo, secondo e terzo ciclo. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati principalmente sulla poesia greca, con particolare attenzione alla poesia lirica ed ellenistica e ai papiri letterari greci. L’elenco delle pubblicazioni è disponibile a questo indirizzo.
    Abstract In questo contributo esamino le complesse implicazioni reciproche che entrano in gioco nell’edizione dei testi copiati sul recto e il verso di un papiro di Ossirinco conservato ora nella British Library, prendendo in considerazione anche la questione delle condizioni materiali del supporto.
  • 10.00 - 10.30
    in italiano
    «The medium is the message»? Saggi di ecdotica di epigrammi di tradizione multipla.
    Valentina Garulli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna)
    Biografia Valentina Garulli è Professoressa Associata di Lingua e Letteratura Greca presso l’Alma Mater Studiorum–Università di Bologna, dove insegna Lingua Greca e Grammatica Greca per studenti iscritti a corsi di laurea di I e II ciclo e a Dottorandi. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la poesia greca e latina su pietra, l’epigramma greco e latino, il vecchio e il nuovo Posidippo, la poesia ellenistica. Altri temi di ricerca sono Callimaco, la biografia antica, la storia della filologia classica, la didattica del greco antico.
    Abstract Nell’ecdotica degli epigrammi greci antichi, forse più che per qualsiasi altro genere, il medium ha una rilevanza difficilmente trascurabile: se è vero che quello epigrammatico è il genere poetico scritto par excellence, il supporto della scrittura dovrà essere considerato più che mai parte integrante del messaggio. Che cosa succede dunque quando uno stesso epigramma si conserva su diversi supporti e in diversi contesti di trasmissione? Quali sono i punti fermi da tenere presenti nell’edizione di questi testi e quale peso dare nella constitutio textus alla storia che essi mostrano di avere attraversato? Si intendono esaminare alcuni casi rappresentativi di tali situazioni per formulare alcune riflessioni di taglio epistemologico e metodologico.
  • 10.30 - 11.00
    in italiano
    Epigrammi, antologie, edizioni critiche. Per un ripensamento della tradizione editoriale dell’Anthologia Graeca
    Lucia Floridi (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna)
    Biografia Lucia Floridi è docente di Filologia classica e tardoantica presso il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. I suoi principali interessi di ricerca sono gli epigrammi greci e latini, con particolare attenzione ai generi erotico e scopico, la poesia ellenistica, la prosa d’arte di età imperiale e il rapporto tra letteratura e arti visive. Ha realizzato diverse edizioni critiche di autori di epigrammi, tra cui Stratone di Sardi (Edizioni Dell’Orso, 2007), Lucillio (De Gruyter, 2014) ed Edilo (De Gruyter, 2020), oltre a numerosi lavori su autori come Pallada, Ausonio, Longo Sofista, Luciano, Filostrato Maggiore. Tra le sue pubblicazioni recenti, si segnalano il volume miscellaneo Intervisuality. New Approaches to Greek Literature (con Andrea Capra; De Gruyter, 2023) e l’edizione critica commentata del trattato Sulle sette meraviglie attribuito a Filone di Bisanzio (con Federico Condello; De Gruyter, 2023).
    Abstract In questo contributo intendo in primo luogo riflettere su cosa significhi proporre un’edizione critica di testi epigrammatici, soffermandomi sulle modalità di trasmissione dell’epigramma dall’età ellenistica a oggi e tracciando una breve storia editoriale dell’Anthologia Graeca. Metterò in luce come la prassi editoriale invalsa a partire dalla prima metà del XIX secolo sia discutibile sul piano metodologico e bisognosa di un ripensamento. Proporrò quindi dei criteri alternativi di edizione. Rileverò poi l’opportunità di approntare edizioni anche delle singole antologie epigrammatiche giunte fino ai nostri giorni, a partire dalla Planudea, la cui organizzazione interna riflette un preciso progetto editoriale, meritevole di essere apprezzato nella sua globalità. Concluderò con qualche esempio degli specifici problemi che l’editore di una Silloge Minore può trovarsi ad affrontare, attingendo principalmente alla mia edizione in fieri della Sylloge Parisina. L’intento è quello di indicare alcune possibili direzioni di ricerca per i prossimi studi epigrammatici.
  • 11.00 - 11.30
    Na' tazzulella e' cafè
  • Presidente
    Giancarlo Abbamonte
  • 11.30 - 12.00
    in italiano
    L’edizione degli indovinelli greci: domande e risposte
    Simone Beta (Università degli Studi di Siena)
    Biografia Simone Beta è professore di lingua e letteratura greca all’Università di Siena. Ha scritto numerosi libri e articoli su argomenti come il teatro antico, la retorica, la poesia epigrammatica (soprattutto gli enigmi e gli oracoli) e la fortuna della cultura classica nell’età moderna. Per quel che riguarda la commedia, ha lavorato soprattuto su Aristofane (sulla storia del personaggio di Lysistrata, vedi La donna che sconfigge la guerra. Lisistrata racconta la sua storia, 2022). Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo Io, un manoscritto: l’Antologia Palatina si racconta (2017) – che è stato tradotto in francese dalla casa editrice Les Belles Lettres (2019) – e Il labirinto della parola. Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica (2016).
    Abstract La pubblicazione degli indovinelli greci, soprattutto quelli composti nel periodo bizantino, è tutt’altro che semplice. Il medesimo testo si presenta infatti molto spesso in forma molto diversa a seconda dei manoscritti che lo riportano: non ci troviamo di fronte alle tipiche varianti testuali che si riscontrano in altre composizioni simili (gli epigrammi, per esempio), spesso limitate a singole parole, ma a differenze molto più significative, che possono riguardare anche versi interi. Dopo aver presentato alcuni esempi di queste varianti, la relazione proporrà alcune possibilità di edizione, che potrebbero trarre un grande vantaggio dalle nuove tecnologie.
  • 12.00 - 12.30
    in inglese
    Tra il simposio e la campagna: i topoi epigrammatici del 7e Idillio di Teocrito
    Elsa Bouchard (Università di Montréal)
    Biografia Dal 2012, Elsa Bouchard è professoressa di lingua e letteratura greca presso l’Université de Montréal (Dipartimento di Filosofia/Centro di Studi Classici). I suoi interessi di ricerca riguardano la filosofia antica, la letteratura greca e la religione, comprese la poetica e la retorica.
    Abstract Il 7e Idillio di Teocrito è conosciuto per la sua sezione centrale che contiene due brevi canti eseguiti da cantori bucolici, entrambi riferiti a frammenti di storie e situazioni suggestive che sembrano debolmente legate tra loro. In uno scritto ampiamente ignorato e pubblicato nel 1959, François Lasserre avanza l’ipotesi che questi canti siano in realtà un coacervo di riferimenti a epigrammi composti da varie persone e che gli stessi epigrammi facessero parte di un’antologia (presumibilmente chiamata Σωρός) pubblicata da un gruppo di poeti associati al circolo alessandrino di poesia d’avanguardia. Lo scopo di questo intervento è duplice. In primo luogo, esamino nuovamente le prove addotte da Lasserre riguardo alle fonti epigrammatiche dell’Idillio 7 e propongo alcune modifiche alla sua teoria. In secondo luogo, indago la natura intermediale dell’uso da parte di Teocrito di un formato epigrammatico-antologico all’interno di un’opera come l’Idillio 7, che altrimenti si presenterebbe come una chiara composizione di poesia bucolica.
  • 12.30 - 13.00
    in italiano
    Collazione dei testimoni dell’Appendix Barberino-Vaticana attraverso ChrysoCollate
    Alessia Borriello (Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’, dottoranda)
    Biografia Alessia Borriello si è formata in Filologia, Letteratura e Tradizione Classica all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, e attualmente svolge un dottorato di ricerca in ‘Antichità Classiche e Loro Fortuna: Archeologia, Filologia, Storia’ presso l’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’, con la supervisione dei professori Emanuele Dettori (Uniroma2) e Lucia Floridi (Unibo). Il suo progetto verte sulla tradizione antologica dell’epigramma greco, in particolare sull’Appendix Barberino-Vaticana, di cui ha in preparazione una nuova edizione critica con traduzione e introduzione a carattere filologico e letterario.
    Abstract Con il presente contributo si presenta una collazione inedita dei testimoni di una delle cosiddette Sillogi Minori dell’Anthologia Graeca, l’Appendix Barberino-Vaticana. La collazione è stata effettuata con l’ausilio del freeware ChrysoCollate, sviluppato da Sebastien Moureau. La tavola di collazione ha permesso di ottimizzare i tempi di raccolta e analisi dei dati, attraverso il completamento predittivo delle lezioni dei testimoni, la giustapposizione sinottica di lezioni e commenti, l’esportazione dei risultati in formato ‘.odt’.
    La conformazione antologica dell’Appendix ben si è prestata all’uso del programma: ogni epigramma ha costituito una cellula di lavoro, divisa per parole o sintagmi. La collazione ha portato a revisionare lo stemma codicum della Silloge sinora proposto dagli studiosi, i quali si sono basati su dati di collazione parzialmente inesatti, ripetuti a partire dall’edizione di riferimento di Leo Sternbach del 1890. L’edizione ottocentesca della Silloge si basava inoltre su due soli dei quattro testimoni oggi noti, tutti presi in esame nella presente analisi.
  • 13.00 - 13.30
    in francese
    LaTeX o la scrittura come programmazione del testo
    Robert Alessi (CNRS, UMR 8167 Orient & Méditerranée)
    Biografia Robert Alessi è ricercatore presso l’Unità di ricerca congiunta del CNRS “Orient & Méditerranée” (UMR 8167, Parigi, Francia). La sua ricerca si concentra sull’edizione dei testi medici greci e arabi, sulla storia della medicina, ma anche sull’informatica applicata agli studi classici.
    Abstract In questa presentazione cercherò di correggere l’idea che TeX sia semplicemente un linguaggio di markup (o linguaggio di marcatura in italiano) a favore dell’approccio più intellettuale adottato dal suo autore, D. Knuth, nella conferenza che tenne alla American Mathematical Society nel gennaio 1978 con il titolo ‘Mathematical Typography’ (4 gennaio 1978). TeX, la cui programmazione non era ancora stata completata, veniva presentato come un linguaggio di input basato sulla costruzione di caselle, che vanno viste come unità atomiche contenenti ciascuna un carattere, assemblate in liste orizzontali o verticali tante volte quanto necessario per formare le pagine. Ogni casella è separata dalle altre da una sorta di colla con tre componenti: spazio, estensibilità e comprimibilità. TeX è il sistema che esegue tutti i calcoli necessari per comporre questi insiemi; calcola dove ogni carattere si troverà nella pagina. La progettazione di ogni carattere è affidata a un altro linguaggio, METAFONT, che è inseparabile da TeX.
    Intendere TeX come un linguaggio di markup significa quindi ignorare la grande idea su cui è stato costruito, quella della pagina concepita come una gigantesca matrice composta da 0 (bianco) e 1 (nero), quella di una visione puramente matematica al servizio delle nuove macchine da stampa che operano su schermi di punti.
    È a causa di un fraintendimento di questa visione atomica di TeX che è stato ridotto a un linguaggio di markup. TeX interpreta immediatamente un documento in cui sono stati inseriti alcuni semplici comandi. Non è quindi chiaro che questi comandi siano in realtà funzioni operative che elaborano dati e producono risultati, o che sia possibile modificarli per ottenere altri risultati, o programmare nuove funzioni per ottenere gli stessi o diversi risultati. TeX non prescrive nulla, ma fornisce al programmatore di testi tutti gli strumenti della scrittura digitale.
  • 13.30 – 15.30
    Pausa pranzo
  • [Workshop III]
  • 15.30 – 17.30
    in inglese
    Portare il proprio computer
    registrazione richiesta
    Workshop - Ekdosis e il “single source publishing” nell’edizione critica digitale
    Robert Alessi (CNRS, UMR 8167 Orient & Méditerranée)
    Biografia Robert Alessi è ricercatore presso l’Unità di ricerca congiunta del CNRS “Orient & Méditerranée” (UMR 8167, Parigi, Francia). La sua ricerca si concentra sull’edizione dei testi medici greci e arabi, sulla storia della medicina, ma anche sull’informatica applicata agli studi classici.
    Abstract L’edizione critica, sia che sia realizzata in formato digitale, sia che sia realizzata in formato cartaceo, deve preservare la forma tradizionale dell’apparato critico ereditata da oltre due secoli di tradizione ininterrotta. Lo intendiamo come una sezione del testo, scritta in latino e in uno stile conciso. Questo tipo di scrittura è immediatamente accessibile all’intelligenza umana, ma rimane indecifrabile da parte delle macchine. In questo workshop verrà mostrato tramite esempi concreti come ekdosis possa essere utilizzato come fase iniziale in una catena editoriale di single source publishing. Partendo da un codice sorgente semplice e strutturato, si può richiedere a ekdosis di compilare in una singola operazione due output completamente diversi: il primo destinato alla pubblicazione stampata tradizionale con note critiche scritte per esteso, e il secondo sotto forma di database TEI xml direttamente interpretabile dalle macchine.
    Per questo workshop, è preferibile avere una conoscenza di base di LaTeX (sul sito LearnLaTeX è disponibile un tutoriel interattivo e guidato). Vi chiediamo inoltre di creare un account su Overleaf oppure di aver scaricato TeXLive.

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