11.00 - 11.30
in italiano
Edizioni digitali e poesia epigrafica: riflessioni a partire dal progetto ‘Epigraphic Poetry in Ancient Campania’
Serena Cannavale (Università degli Studi di Napoli Federico II) & Cristina Pepe (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli)
Biografia
Serena Cannavale è professoressa associata di Filologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, dove insegna Filologia classica, Storia della filologia e della tradizione classica e Informatica delle lingue e delle Letterature classiche a studenti di Corsi di studio triennali, magistrali e di Dottorato. I suoi interessi di ricerca riguardano gli epigrammi ellenistici, con particolare attenzione a Callimaco, la poesia epigrafica greca, la cultura letteraria della Campania antica e la storia degli studi classici.
Cristina Pepe è Professoressa Associata di Filologia Classica all’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. I suoi interessi di ricerca vertono soprattutto sulla retorica greca e romana e la sua ricezione in età moderna e contemporanea, l’epigramma di tradizione letteraria ed epigrafica, la storia della filologia classica e il rapporto tra studi classici e gender studies. È responsabile scientifico del progetto ‘Epigraphic Poetry in ancient Campania’ e collabora ad altri progetti di ricerca nazionali e internazionali. È inoltre Associate Editor della rivista Rhetorica. A Journal of the History of Rhetoric e socia corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia.
Abstract
L’intervento intendere riflettere sulle potenzialità della ‘filologia collaborativa’ a partire dall’esperienza avviata con il progetto ‘Epigraphic Poetry in ancient Campania’. Il progetto propone il primo studio complessivo delle iscrizioni metriche greche, latine e bilingui greco-latine provenienti dall’area della Campania antica, un corpus di circa 200 epigrafi, databili tra il III a.C. e il V d.C. Obiettivo del progetto, attraverso la collaborazione tra studiosi di filologia, letteratura, epigrafia, archeologia e storia del diritto e il dialogo con progetti già avviati nell’ambito della Digital Epigraphy (in primis EDR) che accolgono anche iscrizioni metriche, è quello di fornire una nuova edizione digitale – resa accessibile attraverso una piattaforma open-access – corredata di informazioni di natura materiale (supporto, paleografia, contesto di rinvenimento, etc.), linguistica, metrica, storico-giuridica. Solo in anni recenti è stata riconosciuta la necessità di adottare, nello studio dei carmina epigraphica, un approccio integrato che, riconoscendo l’indissolubile legame tra testo iscritto e supporto, tra documento e monumento, consideri in maniera unitaria gli aspetti filologico-letterari e quelli di carattere storico-archeologico. L’intervento, a partire da alcuni esempi concreti, richiamerà l’attenzione sui progressi critico-esegetici che possono giungere da un simile approccio.